L’appetito vien leggendo con i piatti di Calabria, Sardegna, Veneto ed Alto Adige

Sì, viaggiare! È davvero fantastico, soprattutto di questi tempi, pensare al viaggio come momento di esplorazione e conoscenza non solo legato al fatto di vedere luoghi nuovi ma anche alla possibilità di conoscerli attraverso sapori ed ingredienti autentici. A pensarci bene, il viaggio potrebbe già iniziare a casa per chi volesse cimentarsi con i piatti di cui parleremo di seguito, le cui ricette sono facilmente reperibili sul web. Se gli italiani vanno pazzi per la buona cucina ed amano provare i piatti di tutte le regioni, allora possiamo dire che con questo articolo portiamo a tav…ehm…online, proposte di prim’ordine da quattro regioni che sicuramente sanno il fatto loro. Aggiungiamoci anche che tutte e tre hanno grandissima tradizione in fatto di vini, per cui ci sarà da divertirsi e vedremo come l’appetito vien leggendo!

Dicevamo, quattro regioni. Sono quelle dove abbiamo più conoscenza perché  in esse risiedono i nostri hotel sul territorio italiano. Andando da Sud verso Nord, partiamo in questo viaggio del gusto attraverso l’Italia!

CALABRIA

Mettiamolo subito in chiaro, ai calabresi piace mangiare tanto e bene. La qualità degli ingredienti nella cucina calabrese è fondamentale: sarà che il sole batte su questa terra per tutto l’anno, ma frutta e verdura crescono in maniera rigogliosa e sono saporitissime: provate ad ordinare una composta di frutta fresca a base di uvetta dolce, fico d’india e melone. Siamo sicuri che resterete sorpresi dal sapore zuccherino intenso dei prodotti locali.

Ma avviciniamoci ai fornelli e vediamo cosa non manca mai nella cucina dei calabresi. Grande protagonista, sempre presente su ogni ripiano è u diavulicchiu, il tipico peperoncino piccante calabrese che da molti abitanti della regione viene usato praticamente su tutte le portate, tranne quelle dolci ovviamente!

I calabresi adorano mangiare piccante e non c’è salsa di pomodoro che non venga accompagnata da un’abbondante quantità di peperoncino. Per iniziare a parlare di piatti, uno molto tipico sono le olive nere con pomodori secchi e finocchietto saltate in padella.

Per antipasto, nel piatto troveremo tantissime pietanze da stuzzicare, dai salumi fatti in casa in montagna, deliziosi e davvero particolari (basti pensare i salumi di suino nero di Calabria sono riconosciuti come DOP oppure alla celebre ‘nduja, il salame piccante spalmabile), ai latticini che qui sono veramente una specialità. Ci sono ottimi formaggi pecorini provenienti dalla zona di Crotone, deliziosi caciocavalli, formaggi conosciuti a livello nazionale prodotti sui monti della Sila. Mozzarelle e ricottine anche affumicate, insieme a verdure sott’olio come zucchine e melanzane completano il piatto.

I primi piatti sono ovviamente a base di pasta. E qui ci sarebbe un libro da scrivere, perché anche la Fileja o i Maccarruni a ferretto vengono fatti in casa secondo antiche tradizioni. I condimenti della pasta sono i più variegati: nei piatti di montagna sono tipici i ragù di carne di maiale, mentre lungo le coste è più facile trovare primi piatti a base di pesce. Una delle proposte più intriganti è la pasta al forno alla calabrese, a base di rigatoni corti o paccheri conditi con ragù di carne, polpettine e salumi, e con in più uova sode e caciocavallo o provola, ed abbondante formaggio pecorino. Vengono distribuiti tra due o più strati di melanzane fritte in una teglia, completando la cottura in forno.

Veniamo ai secondi piatti. Se vi propongono la carne, sicuramente non mancheranno deliziose polpette in sugo di pomodoro, salsicce di maiale piccanti alla brace che qui sono davvero una specialità, magari servite con patate cotte in cenere o rape cotte in padella, arrosti misti da leccarsi i baffi, sia di maiale che di bovino ma anche di carne ovina.


Per quanto riguarda il pesce, oltre a tutta la tradizione della cucina italiana di mare, in Calabria vanno forte i piatti a base di pesce spada arrostito e polipo grigliato o all’insalata pescati nei mari locali. Ma le vere specialità sono quelle a base di baccalà. Una delle proposte più particolari della cucina calabrese è la famosa sardella, una pasta cremosa a base di sardine o bianchetti (neonato della sarda) con sale, peperoncino e finocchetto selvatico. Si utilizza spalmandola sul pane, in tal caso è consuetudine servirla con cipolla fresca, o come condimento per gli spaghetti.

Anche i dolci meriterebbero un capitolo a parte. Quelli delle festività sono davvero unici al mondo, come la pitta ‘mpigliata tipica della Sila. Ma in questa sede ci soffermiamo solo sul tartufo di Pizzo, il gelato alla nocciola con cuore di cioccolato liquido che ha fatto innamorare palati di tutto il mondo. Tutte queste delizie potrete scoprirle visitando la Calabria a partire dal nostro Falkensteiner Club Funimation Garden Calabria.

SARDEGNA

Iniziamo la gustosa esplorazione dell’isola dalla cucina tipica dell’area del nostro Falkensteiner Resort Capo Boi, che si trova all’interno dell’Area Marina Protetta di capo Carbonara, a Villasimius. La grande tradizione locale è ben rappresentata da Sa costedda, una focaccia rustica gustosissima, tipica della zona. Si tratta semplicemente di farina, lievito, acqua, sale, cipolle o pomodoro che permettono di ottenere un piatto che incanta per il forte sapore mediterraneo. Il segreto, oltre che nella freschezza degli ingredienti, sta nel forno a legna utilizzato per la cottura. Se sarete da quelle parti, vi suggeriamo di fare un giro per panifici nella zona, dove troverete Sa costedda praticamente ovunque (anche in alcuni ristoranti). Un altro piatto tipico locale da non perdere per il gusto davvero appetitoso sono i Malfatti, perfetti se assaporati con del buon vino e dell’ottimo pane locali. Si tratta di gnocchetti impastati con della freschissima ricotta locale e spinaci, serviti su un letto di sugo di pomodoro. Sempre a base di ricotta sono i ravioli fritti, in questo caso dolci. Si servono caldi, appena usciti dalla padella e vengono inondati di miele o di zucchero a velo.


Ci sono alcuni piatti che attraversano trasversalmente, territori e culture di Sardegna, celebri in Italia e nel mondo, ma che solo sull’isola mantengono le promesse di un sapore davvero unico e inconfondibile. Si sentono il profumo e il sapore del mare nelle cozze appena raccolte negli stabulari isolani. Si possono gustare crude, spremendo nella valva del succo di limone fresco, oppure gratinate, rese ancora più gustose dal pan grattato, dall’olio, dall’aggiunta di prezzemolo, pepe, olio e formaggio. Quando l’impanatura si dora le cozze vanno sfornate e servite come antipasto davvero sfizioso.

La Fregola è un altro piatto tipico sardo, costituito da piccole palline di semola lavorate a mano che risultano davvero deliziose quando accompagnate dalle freschissime arselle della zona. Il piatto è semplicissimo ma davvero delizioso visto che la fregola è fatta per assorbire appieno tutto il sapore del mare, dell’aglio e del prezzemolo freschi. Il top è accompagnarle con un pizzico di peperoncino.

È un primo piatto che letteralmente profuma di mare, che non va mai separato da un buon vino bianco fresco. Il Porceddu è probabilmente il piatto tipico sardo più famoso nel mondo. Il maialino da latte cotto al forno o allo spiedo è una portata succulenta ed inebriante: mentre cuoce, la carne già emana fragranze deliziose e una volta pronta, va servita su un letto di foglie di mirto. Immaginate che delizia! lI Porceddu si mangia rigorosamente con le mani! Chiudiamo con i dolci. La tradizione dolciaria della Sardegna è ricchissima ma i dolci più gettonati sono sicuramente le Sebadas (o Seadas). Per le quali può scoppiare un inconsulto amore a primo assaggio!

VENETO

Se dovessimo fare il giro del Veneto per assaggiarne le diverse cucine, potremmo serenamente affermare che questo articolo verrebbe fuori tra un anno. Per questo, ci terremo vicini al nostro Falkensteiner Hotel & Spa Jesolo e quindi vedremo i piatti tipici della cucina lagunare. Iniziamo da quello che probabilmente è il piatto più conosciuto: le sarde in saor. Questa pietanza ha un sapore unico, che non trova paragoni a livello mondiale. Il piatto è a base di sardine fritte e immerse nella cipolla appassita in olio e aceto, con uvetta e pinoli. Con le cipolle ottenute attraverso questo metodo di preparazione si coprono le sarde all’interno di una terrina. Il sapore è un’esplosione di felicità per il palato. Come non menzionare poi la Poenta e Schie? Schie sono piccoli gamberi tipici della laguna. Vengono fritti e adagiati su un letto di succulenta polenta gialla e morbida, ovvero la tradizionale polenta veneziana che viene tagliata sul tagliere con un filo. Una delizia. Così come le Sepe con nero: si tratta di un altro piatto da leccarsi i baffi, soprattutto per gli amanti del pesce e dei frutti di mare. Le seppie vengono cucinate in tegame con olio, aglio, prezzemolo, vino bianco e l’aggiunta dell’inchiostro della stessa seppia. Deliziosa anche la variante con l’aggiunta di concentrato di pomodoro e aceto di vino bianco.

E vogliamo parlare del Risotto coi go? Parliamone! I “go” sono i ghiozzi, piccoli pesci molto diffusi in tutti i mari poiché capaci di adattarsi a diverse condizioni, tra cui quelle della laguna.  Per preparare un ottimo risotto, è necessario bollire i ghiozzi con sedano, cipolla, agli, pepe verde per un’ora e mezza circa, dopodiché occorre spinarli attentamente per ricavarne la polpa possibilmente senza pungenti sorprese. Contemporaneamente, si può far cuocere il riso, dorato in olio e cipolla aggiungendo di volta in volta mestoli di brodo di ghiozzi filtrato. Una volta ultimata la preprazione del riso, si può aggiungere la polpa dei pesci. Per restare in tema di riso, diventa interessante parlare anche del piatto dei dogi ovvero i risi e bisi tipici del 25 aprile in occasione delle celebrazioni per la festa di San Marco, patrono di Venezia. In passato, il riso proveniva dal veronese mentre i piselli dal vicentino. Le varianti più contemporanee prevedono piselli provenienti a loro volta dal veronese o dal padovano.

Infine proponiamo Le Moeche, una passione per cultori, uno dei piatti più semplici e gustosi, un’eccellenza del luogo. Tra i mille piatti di cui avremmo potuto parlarvi, scegliamo proprio questo perché legato ad una specie presente in laguna che genera vero e proprio amore da parte degli appassionati. Detto che le moeche sono i maschi dei granchi di laguna e che il loro sviluppo si propaga lungo le quattro stagioni, e che la pesca richiede un’arte speciale, passiamo alla ricetta. Le moeche, secondo tradizione, vanno solo infarinate e poi fritte (prima però vanno bucate con uno spillo per far fuoriuscire l’acqua interna). Sembra così semplice a dirsi… vi invitiamo a provarne il sapore!

ALTO ADIGE

E anche qui, signore e signori, si parla di cose serie. In quest’area d’Italia la cucina affonda le radici della tradizione della cucina tirolese e propone qualcosa di completamente diverso rispetto agli standard nazionali, di per sé già sorprendenti e suggestivi. Brezel, crauti, würstel e tanto altro. Seriamente: chi non ama questa cucina? Ma andiamo con ordine a scoprire cosa ci riserva l’Alto Adige dove sono ubicati 5 nostri hotel: il Falkensteiner Family Resort Lido di Casteldarne, il Falkensteiner Hotel Kronplatz a Brunico, Il Falkensteiner Hotel & Spa Falkensteinerhof di Valles, il Falkensteiner Hotel & Spa Anterselva ed il Falkensteiner Hotel & Spa Sonnenparadies di Terento.


Tra I salumi il re è indubbiamente lo Speck, diffusosi sempre più in tutta la penisola conquistando le tavole anche del sud Italia con il suo favoloso sapore di suino affumicato. Dicono che combinato con la mozzarella di bufala sia fenomenale, a conferma anche della sua duttilità. Avete provato mai a bere una fresca birra bionda accompagnandola con Kaminwurzen? Questi salamini affumicati sono fenomenali, se ne mangerebbero un’infinità per quanto sono gustosi e deliziosi, ideali in montagna. Tra i formaggi segnaliamo il Graukäse – formaggio grigio – realizzato con il latte vaccino scremato derivante dalla produzione del burro. Si tratta di un formaggio magro, con un contenuto di grassi inferiore al 2%. C’è poi il Pustertaler Bergkäse, un formaggio a pasta morbida ed elastica che presenta un sapore dolce, molto aromatico e con un sentore di noce. Questo formaggio viene prodotto utilizzando il latte della razza bovina Pustertaler ed è proveniente dalla Val Pusteria.

Parliamo di due celebri primi: i canederli e gli Spätzle. Se i primi sono dei grandi gnocchi a base di pane raffermo e poi arricchiti da tanti altri ingredienti deliziosi tra cui il formaggio – nella versione dei canederli pressati stiamo parlando davvero di un sapore sublime – i secondi sono i tipici gnocchetti di spinaci che fanno ingolosire tutti, grandi e piccini! E tra i secondi, due protagonisti indiscussi di fama internazionale. I già menzionati Würstel, gustosi salsicciotti ormai famosi in qualsiasi angolo del globo, esistono in tantissime varianti che conservano sempre un sapore ed una succulenza da star della cucina. Bolliti o arrostiti, mettono sempre d’accordo tutti.

E poi c’è il Gulasch. Anch’esso presenta qualche variazione rispetto alla ricetta madre ungherese poi diffusasi in tutta la mitteleuropa tedescofona. Di certo, questa sorta di spezzatino – passateci il termine – è una delizia sostanziosa a base di carne, lardo, soffritto di cipolle e carote, patate e paprika ed era l’ideale per riscaldare i robusti bovari discendenti di una razza di cavalieri che era scesa in Europa verso la fine del secolo IX dalla steppa del Caucaso.


Tra i dolci, chi non conosce i Krapfen (quelle fantastiche “bombe” al cioccolato) e lo Strudel? Siamo sicuri che tutti voi conoscete anche queste ultime due pietanze tipiche dell’Alto Adige, a testimonianza del fatto che di ogni cucina regionale italiana si può parlare nel mondo, essendo certi di condividere informazioni conosciute dai più!

Bene, questo lungo articolo giunge al termine. Vi chiediamo di contribuire con più piatti e le vostre riflessioni sul post Facebook della pagina Falkensteiner Hotels & Residences!

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