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“Fra le trouvailles che in Europa diventano sempre più rare c’è questa: un luogo privo di qualsiasi collegamento con il mondo. Eppure io l’ho raggiunto dopo aver viaggiato sino al capolinea meridionale della linea ferroviaria, con l’aiuto di un autobus”. Così, scriveva nel suo “Terra Sarda” il noto esponente della letteratura contemporanea Ernst Junger, quando nel 1954 raggiunge Illador, oggi Villasimius.

Terra incontaminata, scorci suggestivi, percorsi emozionanti. Lunghi arenili di un candore accecante, lingue di sabbia bianca e finissima, che si tuffano in un mare cristallino dai colori cangianti. E poi ancora profumi, sapori e tradizioni: Villasimius rimane tutt’oggi un luogo tutto da vivere. E da raccontare.

©Villasimius Turismo
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LA TERRA PERFETTA

Situata a sud- est della Sardegna, sulla punta estrema del Golfo di Cagliari, Villasimius è la terra perfetta. Un angolo di paradiso in cui la zona costiera è baciata dal sole, dal mare cristallino e da spiagge di sabbia bianchissima da Capo Boi a Capo Carbonara. Il nord è incorniciato dal verde intenso della macchia mediterranea, che ricopre come un manto i monti del Sarrabus e il massiccio dei Sette Fratelli, oasi naturalistica dove vivono -tra sugheri, lecci e ruscelli- il cervo sardo e le aquile reali. Ma Villasimius non è solo mare e montagna: Villasimius può diventare sinonimo di vacanza perfetta, in cui farsi cullare in assoluto relax, o farsi trasportare dalle escursioni, dallo sport, dall’enogastronomia e dalle tradizioni. Un’offerta unica e da esplorare non solo d’estate!

©Villasimius Turismo

UN TUFFO NEL PASSATO

Villasimius è un insediamento antico, ricco di tradizioni e memoria storica. Nel suo territorio, infatti, racchiude ricchezze culturali archeologiche, testimoni delle origini antichissime della cittadina. Lo sanno bene gli amanti del trekking e gli appassionati di storia, che macinando chilometri sui percorsi di grande interesse naturalistico, possono ammirare reperti di costruzioni nuragiche e prenuragiche, oltre ad evidenti tracce della presenza fenicia, cartaginese e romana.

Ma venendo ad epoche più recenti, possiamo affermare che, poco prima degli anni Sessanta, Villasimius era già conosciuta come località di villeggiatura. Grazie alla modernizzazione delle vie di comunicazione fra il paese e il resto dell’isola, infatti, nel piccolo borgo iniziarono ad arrivare i turisti, facendolo diventare un vero e proprio rifugio per artisti e letterati. Tra tutti, come accennato, Ernst Junger che, dopo un breve soggiorno nel maggio del 1954, descrive questa località con una tale precisione fotografica, da fornire un’idea quanto mai precisa di cosa fosse il paese e la sua gente in quegli anni.

IL PICCOLO BORGO

Il cuore storico e la vita degli abitanti di Villasimius si sviluppano lungo la via Umberto I e le due piazze Incani e Gramsci. Poi, c’è via del Mare, da dove inizia il tragitto -da percorrere in bicicletta o a piedi- che ti porta alla spiaggia di Simius, dove possiamo ammirare il mare, dai colori che vanno dal verde smeraldo al turchese, e la spiaggia, una distesa di sabbia bianca lunga un chilometro, che si estende fino allo stagno di Notteri, habitat dei fenicotteri rosa.

Durante la stagione estiva, nel centro di Villasimius si respira tutta la spensieratezza del borgo di mare. Così, piazza Gramsci diventa la meta preferita per chi vuole fare colazione sotto il sole, leggere un giornale e scambiare due parole. Qui, dove batte il cuore di Crabonaxa -questo è il nome di Villasimius in sardo- la vita riprenderà poi  all’imbrunire, quando le spiagge si svuoteranno. E allora via Umberto I e via del Mare verranno chiuse al traffico, per permettere a residenti e turisti di godersi l’estate.

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