L’aperitivo: una tradizione tutta italiana che unisce il piacere del palato a quello di incontrarsi

Se volessimo aggiornare un vecchio luogo comune sugli abitanti del Bel Paese, potremmo dire: “Italiani: pizza, spaghetti, mandolino e…aperitivo”. E già, perché da qualche anno ormai questa tradizione unisce sempre più gli abitanti di Milano, Torino, Roma o Napoli, come quelli dei borghi più pittoreschi, dalle valli alpine alla Sicilia. Nel nome del bere bene e stuzzicare cibo sfizioso. Quest’abitudine ormai consolidata – e addirittura imprescindibile il venerdì sera – è sempre più apprezzata dai tanti visitatori che provengono da altri paesi, al punto che è diventata un must del “When in Italy…”. Ma vediamo di scoprire quali mondi si aprono attorno ad un bicchiere e dei deliziosi stuzzichini.

La cosa forse più interessante dall’aperitivo è che questa tradizione è diventata un modo non solo per poter soddisfare il proprio appetito in maniera veloce e per far svanire lo stress della giornata in un long drink, ma anche una chiave universale per affrontare discussioni di ogni sorta. Agli italiani piace molto chiacchierare spensierati davanti ad uno Spritz, ma il ventaglio di possibilità di dialogo che si apre all’ora dell’aperitivo è davvero infinito! Si va dal commentare i risultati delle partite di calcio per gli uomini, ai pettegolezzi e alle analisi degli ultimi trend della moda o del fitness per le donne, ma non solo. L’aperitivo è un’occasione frizzante per poter fissare un primo incontro romantico, così come il momento ideale per poter confessare alla persona più fidata un problema che non ci fa dormire la notte.

E così, tra un’oliva e qualche assaggio di affettato, tra un sorso di Aperol o Campari Spritz, gli italiani dedicano il tempo che generalmente va dalle 18 alle 20 a confrontarsi, senza mai perdere di vista qualcosa che li caratterizza molto: il buon appetito e il bere con gusto. In più, generalmente il cibo che viene proposto con l’aperitivo è incluso nel prezzo della consumazione per cui, coloro che non vogliono rincasare per cena ma preferiscono stare in giro con gli amici hanno la possibilità di poterlo fare anche in maniera piuttosto economica. Sicuramente i single italiani ne sono felici!

Venendo alla parte golosa della faccenda, ci preme sottolineare come l’aperitivo sia diventato una questione di interpretazione in base al luogo in cui lo si consuma. Nella poliedrica città di Milano, ad esempio, l’aperitivo assume mille forme: si va da quelli tradizionali italiani a quelli a base di sushi o fusion internazionale. Più a sud si va, più diventano forti le influenze regionali per cui ci si trova letteralmente davanti a mille possibilità di assaporare prodotti diversi, dai salumi e formaggi toscani celebri in tutto il mondo, alla piccantissima ‘nduja calabrese.

Lo stesso discorso vale anche per i drink, ma di sicuro ci sono alcune regole da tenere in considerazione, che per gli italiani valgono un po’ come linea di confine tra l’essere davvero italiani dentro o meno. Per intenderci: l’aperitivo si consuma con alcolici leggeri o anche discretamente forti, quindi sono ben visti vino, birra e alcuni long drinks come: Americano, Garibaldi, Aperol e Campari Spritz, Moscow Mule, Gin Tonic, Negroni, Mojito, Daiquiri. Di certo nessuno si aspetta che possa essere ordinato un cappuccino (cosa che però a volte i turisti stranieri fanno, lasciando i presenti di stucco!). Cari amici provenienti da altri paesi, tenete bene a mente questa regola e farete felici gli astanti, che saranno sicuramente fieri ed orgogliosi di voi.

Non vvi abbiamo ancora dato cenni storici? Eccoli! Già i romani parlavano di aperitivus ovvero di bevande in grado di stimolare l’appetito e addirittura il medico greco Ippocrate, aveva scoperto che per risolvere alcuni disturbi d’inappetenza, bastava somministrare ai pazienti una bevanda abbastanza amara a base di vino bianco. Ma l’aperitivo ufficialmente nasce a Torino nel 1876 dove in una piccola bottega di liquori, Antonio Benedetto Carpano creò il Vermouth, la bevanda per eccellenza a base dell’aperitivo. Il risultato fu così eccellente che l’allora re d’Italia Vittorio Emanuele II, con piccole rivisitazioni, lo rese aperitivo ufficiale di corte.

Insomma, è proprio il caso di dirlo: l’aperitivo è una delle tradizioni italiane più sentite e vissute, sinonimo di incontro, confronto, piacere e buon gusto. È un’esperienza tutta da vivere, soprattutto per chi vuole entrare in contatto con la cultura della pensiola. Ma ricordate, non ordinate mai un cappuccino per aperitivo!

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