I vini del Veneto

Nel precedente articolo vi abbiamo parlato nello specifico della cucina della laguna presentandovi tante delizie ed approfondendo con la ricetta delle sarde in saor che sono davvero deliziose. Non poteva mancare, a questo punto, un articolo per esplorare le migliori tipologie di vino del Veneto, che è una regione che in questo senso ha moltissimo da offrire, e che tra le sue produzioni ne presenta diverse famose in tutto il mondo. In questa terra, il vino diventa un gustoso e fragrante fattore di attrazione per viaggiatori, che in molti arrivano in regione per esplorarne il territorio e scoprire cantine. Infatti, la cultura e la tradizione vitivinicola del Veneto sono tali da poter competere con quelle di regioni importantissime come la Toscana ed il Piemonte.

Per capire perché il Veneto sia una terra di vini nobili, partiamo subito dalle condizioni ambientali e climatiche. Il territorio di questa regione si estende per 18.407 kmq, occupati per il 56,4% da pianura, per il 29,1% da montagna e per il 14,5% da collina e presenta un clima temperato subcontinentale, con inverni freddi ed estati calde ed afose. Sul clima della regione influiscono comunque in modo determinante due fattori: la vicinanza del mare Adriatico con le sue correnti d’aria e la protezione delle Alpi rispetto ai venti del nord che in collina ed in pianura non arrivano con tutto il loro carico di freddo estremo. Le zone più settentrionali e la fascia pedemontana a ridosso dei rilievi, presentano, invece, un clima fresco con abbondanti precipitazioni.

Il Veneto è la regione vitivinicola più estesa e produttiva del paese, nella quale si possono distinguere alcune macrozone principali dove condizioni microclimatiche ideali favoriscono la coltivazione di diversi tipi di vite: il Veronese, che si mette in luce con i vini di Bardolino, Valpolicella e Soave, il Vicentino con i vini di Gambellara e i Colli Berici, il Padovano con i Colli Euganei, la zona di Venezia con il Lison, il Trevigiano con i vini del Piave e le numerose versioni di Prosecco.

Di seguito, vi indichiamo alcuni tra i migliori vini del Veneto, ideali per accompagnare ogni tipo di pasto, e perfetti anche da degustare da soli.

Amarone

L’Amarone è un vino dalla storia molto particolare perché si può dire che sia nato per caso all’interno di alcune botti in cui stava fermentando del Recioto dimenticato. Quando le botti fuorono rinvenute, il processo di fermentazione si era completato ed il risultato fu un vino amaro, appunto, ma di grande struttura. Dal 1950 ad oggi questo vino è stato lavorato tanto passando dalla condizione di sotto prodotto del Recioto a grande vino internazionale.

Oggi, l’Amarone riposa almeno 2 anni in fusti di rovere o in barrique, per diventare un rosso dal colore rubino con riflessi differenti secondo il suo sviluppo in botte. Il quo bouquet è ampio e intenso e libera sentori di fiori rossi appassiti, more, prugne, ciliegia, mandorla, nocciola e noce. Al palato risulta vellutato e carnoso con una persistenza aromatica davvero notevole e sorprendente. È un vino perfetto per accompagnare il brasato, con il filetto al tartufo o con i formaggi stagionati.

Prosecco

Molto spesso si tende a confondere la corretta qualificazione del prosecco, tendendo ad identificarlo con lo spumante. In realtà, non tutti i tipi di prosecco possono definirsi così. Infatti, il prosecco è di fatto un vino bianco. Il vitigno che dà origine a questo pregiato vino è il glera, tipico delle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. In base al processo produttivo a cui viene sottoposto, il prosecco può essere diviso in tre tipologie tre tipologie: prosecco spumante, prosecco frizzante, prosecco fermo o “tranquillo”. Il prosecco tranquillo è un vino giallo paglierino che si presta perfettamente come vino da antipasti o da primi leggeri, grazie al suo gusto morbido e fresco, caratterizzato da piacevoli note fruttate. Ciò che distingue le prime due tipologie, invece, è la caratteristica presenza di bollicine, dovute all’anidride carbonica prodotta a seguito di una seconda fermentazione. La differente pressione a cui è sottoposto il prodotto in bottiglia differenzia lo spumante dal frizzante: quest’ultimo tipo produrrà meno spuma all’apertura. Per produrre il prosecco spumante viene seguito un particolare procedimento di rifermentazione partendo dal vino base tranquillo.  Il vino base viene messe in grandi contenitori d’acciaio a tenuta di pressione, vengono aggiunti dei lieviti e delle sostanze zuccherine. Così facendo viene attivata la rifermentazione che permette la formazione delle tanto amate bollicine (anidride carbonica) e aumenta un po’ il grado alcolico.  Si tratta sicuramente di tipologie adatte a vari tipi di pasto, a partire dall’ormai popolarissimo aperitivo.

Valpolicella

La Valpolicella sorge là dove le calde brezze del Lago di Garda incontrano le più fresche arie di montagna. Definita “valle dalle molte cantine” dai Romani o “splendida contea” dalla nobiltà veneta, presenta un clima mite che favorisce lo sviluppo di varietà autoctone come corvina, corvinone, rondinella e in misura minore molinara, forselina, negrara, oseleta e saorin, alleate con la tradizionale pergola veronese, che qui danno vini prestigiosi come l’Amarone ed il Recioto, ma anche il Valpolicella Superiore e il Valpolicella Ripasso.

Il Valpolicella è da bere giovane, con un profumo vinoso e fragrante di marasche e fiori rossi. Il Valpolicella Superiore è più caldo e morbido, meno fresco e con profumi che richiamano il passaggio in legno. Più strutturato e morbido è il Vapolicella Ripasso, ottenuto con la tradizionale macerazione di 15-20 giorni delle vinacce fermentate dell’Amarone o del Recioto nel vino Valpolicella, che lo arricchisce soprattutto in polifenoli.


Soave

Il Soave Classico DOC nasce nel territorio del comune di Soave di Monteforte d’Alpone: dei 2000 ettari totali di estensione del comune, ben 1800 sono destinati al vitigno in questione. È un vino delicato nei profumi di biancospino, mela limoncella ed erbe mediterranee, fresco e sapido. Un vino più strutturato è il Soave Superiore DOCG il cui profumo è segnato da una netta impronta minerale, con note di ginestra e frutta tropicale, l’assaggio è strutturato e con un lungo finale ammandorlato. Questo vino è perfetto con coniglio alle erbe o rotolini di salmone con caviale. C’è, poi, il Recioto di Soave, primo vino veneto ad ottenere nel 1998 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, ottenuto da grappoli posti ad appassire sui graticci oppure picai, appesi a fili. È ottimo con un delizioso plum cake di frutta secca.

Durello

Il Durello è un vitigno antico e prende il nome dalla buccia coriacea dei suoi acini, anche ricca in tannini. Dotato di buona vigoria e capacità di adattamento a terreni di origine vulcanica, è diffuso soprattutto nei Monti Lessini, in provincia di Vicenza e Verona. Viene impiegato per la produzione di spumanti metodo Classico e Martinotti.

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